18 febbraio 2024. CI DISPIACE PER IL PORCO. La frittuliata del Club
Nella tradizione calabrese, nei mesi invernali, si rinnova il rito della macellazione del maiale. Un avvenimento collettivo, di natura simbolica e propiziatoria, dove a farlo da padrone è ancora oggi il tipico detto popolare “del maiale non si butta via niente”, in quanto ogni parte del maiale ha la sua utilità e può essere utilizzata in cucina.
L’ultimo atto del rito del maiale, chiamato anche Maialata o Frittuliata, è una giornata di festa dove amici e parenti si riuniscono, sin dalla notte dei tempi, attorno ad una grande tavolata e che prevede un menù con moltissime portate tra cui le frittole di maiale (piatto tipico a base degli scarti del maiale che restano dopo la pulitura), i piatti a base di scarafugli, quelli con la verza e tanti altri con tutto quello che di buono offre lo stesso maiale.
Il Club Cosenza Castello Svevo, ha voluto anche quest’anno onorare la tradizione della Frittuliata, organizzando una domenica di sana allegria e fraterna amicizia, denominata “Ci dispiace per il porco”, che ha coinvolto quasi 80 persone, fra soci, familiari ed amici, dove il protagonista assoluto ed indiscusso è stato appunto il porco, cucinato con sapiente maestria dall’Agriturismo Ferrari di Dipignano, egregiamente gestito dall’amico Giancarlo Bilotta.
La Maialata, considerata simbolo autentico della cultura calabrese, in grado di ravvivare in ogni occasione le tradizioni e le radici dell’antica cultura contadina di questa terra, ha visto l’apprezzamento e la partecipazione da parte di tutti i commensali, che hanno inframezzato le abbondanti e squisite portate, con numerosi brindisi e performanti karaoke.
Ci dispiace, ancora per il Porco, ma le tradizioni vanno onorate e difese…